Contini Angela - 2019 - Il bacio che non ti ho dato by Contini Angela

autore:Contini Angela [Contini Angela]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788822734969
Google: vlqbDwAAQBAJ
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2019-07-15T21:00:00+00:00

20. Stupida malinconia

Stella

So che mi tocca, che gli mandi segnali di aiuto o meno, so che lo farà. Marco non è uno che si fa comprare quando si tratta del suo lavoro e poco dopo, infatti, lo pronuncia.

«Bonallevi». Il mio nome. «Che ne dice di una bella interrogazione?». Maledizione!

Sono preparata, o almeno credo. Ho studiato tutta la mattina mentre lui era a Siena, fino a metà pomeriggio, lasciando da parte persino il cucito per cui dovrò passare parte della notte a lavorare, visto che ho tanto di quell’arretrato da strapparsi i capelli.

Non so se sia stata una buona idea iscrivermi a questo corso di recupero. Ma lo dovevo a me stessa. Con una certa ansia mi sollevo dalla sedia, chiudo il libro davanti a me e mi accingo a esporre i capitoli di letteratura italiana che ho studiato per oggi.

Tengo lo sguardo basso, non me la sento di guardare Marco. Provo disagio nel farlo e un’insolita emozione quando scopro che lui mi osserva con quel misto di dolcezza e serietà che lo rende così maledettamente bello. Corro il rischio di balbettare, come ogni dannata volta.

Le parole escono dalla mia bocca con una certa rapidità e sicurezza, intervallate solo da qualche ehm, quando cerco di pensare al modo migliore di esporre una frase. Sta andando meglio di quanto immaginassi. Stare a testa bassa sui libri, come mi aveva consigliato Marco, sembra aver dato i suoi frutti.

«Bene, signorina Bonallevi, basta così. Mi ritengo soddisfatto e può ritenersi soddisfatta anche lei».

Tiro un sospiro di sollievo mentre mi metto a sedere. Fabio mi accarezza una mano e dice: «Sei stata brava». Sorride. Gli sorrido di rimando e d’istinto sollevo lo sguardo su Marco. Guarda verso di noi, mentre richiude il registro dopo aver scritto il voto. Vorrei dirgli di non farlo, di non guardarci in quel modo perché mi fa sentire a disagio, come se tutti sapessero quello che c’è tra noi.

Seguo le altre interrogazioni fino all’intervallo. Esco dalla classe prima di Marco e mi chiudo in bagno per qualche minuto, giusto il tempo di mettere in ordine i pensieri. Sto per uscire quando compare Elisa, la nipote della signora Marcelli, insieme a un paio di ragazze che frequentano altre classi.

Tutte le mie paure trovano conferma quando la ragazza mi dice: «Facile beccare un voto alto quando te la fai col professore». Le altre due ridacchiano e annuiscono. A quanto pare, la signora Marcelli non è riuscita a farsi sfuggire l’occasione di sparlare. Non ne avevo dubbi. Non so cosa mi dia più fastidio, se il pettegolezzo in sé o il fatto che venga da una ragazzina di poco più di vent’anni.

«Per favore, Elisa, non mi va di scherzare». Fingo di darmi uno sguardo allo specchio con aria indifferente, ma dentro mi sento morire.

«Nemmeno a me, dico solo che… a che ti serve studiare se ti basta dargliela per beccare un otto?».

Mi mordo la lingua per non risponderle come poi mi pentirei. «Il professor Leonardi è un professionista e ha solo preso una stanza in affitto da me, tutto qui».

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